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A SCUOLA DAI VIDEO GAMES

All’inizio di questo secondo quadrimestre la professoressa Bergamaschi ci ha raccontato di aver letto un articolo che parlava di un ragazzo italiano che ha vinto i campionati del mondo di videogiochi, di un videogioco in particolare, Starcraft II strappando il titolo ai coreani. Questo argomento appena accennato ha attirato il nostro interesse perché si parlava di un ragazzo giovane e di videogiochi. Abbiamo quindi voluto approfondire l’argomento. Vedendolo in fotografia sembra un ragazzo come tanti e in effetti Riccardo Romiti (nel videogioco Reynor), ha 18 anni, vive in un piccolo paese, Greve in Chianti, vicino a Firenze e frequenta l’ultimo anno del Liceo Informatico.  Quello che più di tutto ci ha stupito però è che questo ragazzo, poco più grande di noi, pur coltivando questa passione e giocando almeno due ore al giorno (che diventano molte di più alla vigilia di qualche incontro importante), a scuola ha la media del 9. In un’intervista rilasciata ad un giornalista del Corriere della Sera, dice di non essere mai stato travolto dai videogiochi e dichiara di aver scoperto un segreto: secondo lui se i videogame sono scelti e usati bene, ti aprono la mente come un libro e ti fanno studiare meglio. Non tutti i videogiochi riescono a fare questo, ovviamente, ma quelli di strategia, quelli intelligenti, come Starcraft II, possono diventare “cibo per la mente”. E sostiene di aver dimostrato ai professori, con i fatti (la media del 9 appunto), che aveva ragione lui. Ritiene addirittura che i videogame dovrebbero diventare strumenti didattici per imparare meglio la storia, la geografia, le lingue etc. e noi siamo assolutamente d’accordo con lui. A lui intanto questo videogame in particolare, ha permesso di viaggiare in tutto il mondo e di guadagnare molti soldi attraverso gli sponsor e i premi vinti: negli ultimi due anni ha guadagnato 400mila dollari!!! Oltre alla scuola e ai videogames, Reynor ha trovato il tempo anche per una fidanzata che si chiama Olivia e non ha neppure rinunciato ad uscire con gli amici. Sembra davvero un super eroe, un idolo da imitare ma che non si può raggiungere: non riusciamo infatti a comprendere come possa riuscire a fare così tante cose contemporaneamente! Ci piacerebbe incontrare questo ragazzo per farci raccontare direttamente la sua esperienza. Vorremmo tanto sapere come ha cominciato, come, sin dagli esordi, è riuscito a conciliare gioco e scuola, cosa pensano i suoi genitori di ciò che fa, se lo sostengono e lo approvano o se, come fanno i nostri genitori appena ci vedono con il cellulare in mano o i videogiochi, cominciano ad urlare di non perdere tempo e andare a studiare, com’è riuscito a trovarsi una fidanzata e se riesce a dedicarle un po’ di tempo. Anche a noi piace giocare ai videogiochi ma la grande difficoltà che abbiamo è proprio quella di conciliare questa passione con la scuola: molto spesso infatti, travolti dal gioco, facciamo fatica a staccarci per dedicarci ai compiti e allo studio e spesso capita di sacrificare questi ultimi; se poi, con grande sforzo prendiamo in mano libri e quaderni, lavoriamo mal volentieri, senza concentrazione, con la testa ancora sul gioco. 

Abbiamo anche letto che ci sono molti ragazzi che si ammalano a causa dei videogames, non mangiano non dormono più; questo ci ha molto spaventato perché per esempio, alcuni di noi, faticano a gestire il tempo da dedicare ai videogiochi e a volte rinunciano ad uscire di casa per continuare a giocare e, quindi, devono intervenire i genitori per aiutarci. A questa situazione purtroppo, ha anche contribuito il lockdown a cui siamo stati sottoposti nei mesi scorsi: i videogames erano l’unico modo di mantenere il contatto con gli amici. 

L’articolo che abbiamo letto non deve quindi essere per noi la scusa per giocare sempre di più perché si dice che i videogiochi fanno bene, ma deve essere lo stimolo a farci riflettere e a farci capire che quando si gioca si deve sempre usare “la testa” e che non dobbiamo farci dominare dal gioco ma che il gioco va dominato e gestito con intelligenza.

 

Eric Cioroaba

Denis Glodureano

Wassim Fheri

Classe II A di Bozzolo

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