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UN VIAGGIO IN GERMANIA

Premessa: Io questo testo l’ho scritto immaginandomi che il Covid-19 non ci fosse. Inoltre l’ho scritto come se con me non ci fosse nessuno, e che potessi viaggiare da sola, senza il bisogno di avere un adulto con me. So che ciò non rispecchia la realtà dei nostri giorni, però ho voluto lasciare spazio all'immaginazione, come lei ci ha consigliato.

 

Diario del viaggio in Germania

 

Questo sarà un breve diario che ho deciso di scrivere durante il mio viaggio nella magnifica Germania. Su esso annoterò tutto ciò che visiterò, sottolineando gli aspetti più significativi di ogni singola città, di ogni singola tappa che farò durante il mio viaggi.

 

15/06/2021  4.00 a.m 

 

Oggi è il gran giorno. Mentre controllo ossessivamente la lista di tutto ciò che devo portare con me, mi rendo conto che è ora di partire. Perciò, con un borsone contenente tutto ciò che mi servirà, mi dirigo alla stazione, dove prenderò il treno che mi porterà in questa nuova ed elettrizzante avventura. Questo viaggio l’ho programmato nei minimi dettagli da mesi, quindi mi auguro che fili tutto liscio, anche se degli imprevisti rendono il tutto più memorabile ed emozionante. 

Dopo aver mostrato il biglietto al controllore inizio a rilassarmi sul sedile del treno, e solo quando sento le ruote del treno stridere contro i binari, mi rendo conto che il giorno che ho tanto atteso è arrivato, e con esso un intero patrimonio di scoperte e di bellezza. Tutto il mio corpo viene scosso dai brividi provocati dall’adrenalina, e mentre cerco di tenerla a bada, inizio a ripassare mentalmente tutto il programma che mi terrà impegnata parte dell’estate. Ho deciso che visiterò una parte delle città tedesche, e il mio percorso comincerà da Bamberg, essendo quella più a sud del Paese, e si concluderà con Wittenberg. Dopo Bamberg, andrò a visitare Colonia, successivamente andrò a Brema, Amburgo e Lubecca, per finire, come detto prima, con Wittenberg. 

 

Le ore passano, e dopo aver cambiato molti treni sono finalmente arrivata a Bamberg. Non ci sono parole per descriverla, è meravigliosa, mozzafiato. E pensare che ne ho visto solo una piccolissima parte e già mi fa quest’effetto, mi domando come mi sentirò a vedere tutte le altre città, anche perché sento già che la mia meraviglia è alle stelle e non penso che possa andare oltre.

Nonostante io sia partita molto presto, sono arrivata che è già sera inoltrata. Decido di chiamare un taxi cosicché mi porti al B&B che ho prenotato, poiché mi sono appena resa conto che tutta questa adrenalina, mischiata a tutte le emozioni che ho provato oggi, mi ha davvero stremata. Fortunatamente, sapendo abbastanza bene l’inglese, riesco a farmi capire dal tassista che mi porta direttamente al mio attuale alloggio. Faccio il check-in e mi dirigo su in camera, anche senza cenare, perché tutta la stanchezza che provo ha azzerato anche la fame.

 

16/06/2021, Bamberg

 

Mi sono appena svegliata, riposata  e con tanta curiosità e voglia di scoprire ciò che questo viaggio ha da offrirmi. Dopo essermi vestita e aver fatto colazione, esco dal B&B, per dirigermi alla prima tappa del mio viaggio, il Duomo della città. Prima di iniziare questa avventura mi sono informata su tutti gli aspetti più importanti delle città che visiterò, e ho scoperto alcune di esse sono patrimonio unesco. Ad esempio Bamberg è patrimonio dell’umanità dal 1993 per la sua bellezza medievale conservata nel tempo e per ciò che essa rappresenta, ovvero una tipica città medievale dell’Europa Centrale. Tornando al Duomo, esso fu costruito “due volte”, ovvero quando nel 1004 iniziò la sua costruzione, si edificò solo una parte dell’attuale Cattedrale, poiché successivamente fu restaurato per via di un incendio che rovinò l’edificio. Andando avanti nel tempo più modifiche le furono apportate, senza però toccare l’essenza dell’edificio.

Appena arrivo davanti alla facciata rimango letteralmente senza parole: le quattro torri che si innalzano al cielo, sembra quasi che lo riescano a toccare, in più lo stile romanico che si fonde perfettamente con quello gotico è qualcosa di spettacolare. L’imponente facciata governa l’intera piazza, poiché è impossibile non notarla in tutta la sua maestosità. Se fuori è così non so come sarà dentro, tale è la bellezza esterna. Appena entro capisco immediatamente di essere in una Cattedrale cattolica, ma a parte ciò, non è sfarzosa come altri duomi che ho visitato, questa è semplice, ma questa sua semplicità la rende davvero sola nel suo genere. Sono presenti tre navate, e, ovviamente, quella centrale è la più grande. Rivolgo lo sguardo verso l’alto e ammiro le bellissime volte a crociera, apprezzo molto tutta questa semplicità, e mi sento come spinta, motivata a continuare questa mia “esplorazione”. Mentre guardo a ovest, noto che nell’abside dedicata a San Pietro, ci sono stalli, ricchi di decorazioni gotiche legate alla religione. Ovviamente non possono essere usati, poiché di gran valore. Mi piace immaginare come fosse la gente che secoli fa usava questa cattedrale come una normale chiesa, gente che magari non si sarebbe mai immaginata che la propria città, la propria cattedrale, che poteva sembrare anche brutta rispetto ad altre, sarebbe diventata, in futuro, un patrimonio dell’umanità. Voltando la testa dalla parte opposta, noto l’abside dedicata a San Giorgio, essa contiene delle statue degli apostoli, sistemate in modo che a sud ci fossero quelle più antiche, e a nord quelle più recenti. Come anche nell’abside di San Pietro, c’è una cripta, ed entrambe contengono tombe di vari vescovi. 

Oltre agli absidi, vi sono altre opere d’arte, un esempio ne è “L’altare dedicato alla Vergine o al Natale”, il quale fu scolpito nel 1523, su del legno di tiglio. 

Mi rendo conto che nell’osservare attentamente ogni singolo dettaglio,e nell’arrivare alla cattedrale, si sono fatte le 11.00, e quindi incomincio a cercare un posto dove poter pranzare. Decido di andare in un ristorante tipico della città e della regione, nel quale posso degustare i piatti caratterizzanti del luogo in cui mi trovo. Perché ovviamente il viaggio non è un vero viaggio se non ci si ferma ad “assaggiare” realmente ogni singolo posto che abbiamo visitato.

 

Dopo aver pranzato decido di fare una breve pausa e di andare a cercare un po’ di pace in questa città.

Successivamente decido di visitare, esternamente, il municipio, poichè ho letto che l'architettura esterna attira molti turisti. La sua storia è un po’ particolare, infatti coloro che governavano la città nel tredicesimo/quattordicesimo secolo, impedirono ai cittadini di edificare un municipio nella città. Perciò, loro decisero di costruirlo su una piccola isola artificiale, e da allora il municipio si trova in quel luogo. L’architettura è in stile barocco/rococò, e ciò dà al municipio un’aria piuttosto sfarzosa, contrariamente alla Cattedrale che ho appena visitato. 

Dopo aver visitato anche il municipio mi dirigo verso il B&B dove alloggio, cosicché possa cambiarmi. Dopo andrò sempre in un ristorante per cenare, e in seguito andrò a dormire. Domani visiterò la “Residenza Nuova”, ex residenza arcivescovile ed attuale museo.

 

17/06/2021, Bamberg

 

Come deciso ieri sera, oggi mi recherò alla “Residenza Nuova”, edificio eretto nel diciassettesimo secolo, per volere di Johann Philipp von Gebsattel, all’epoca principe-vescovo. Egli voleva un nuovo luogo dove lui e i futuri vescovi avrebbero alloggiato. In quell’epoca lo stile delle costruzioni era in evoluzione dal Rinascimentale al Barocco, perciò quest’edificio, ad oggi, presenta l’influenza di entrambi. Un’altra cosa che rende l’edificio unico, è il giardino, o meglio i roseti che compongono il giardino. Tutti dicono che siano più che meravigliosi, e fortunatamente oggi potrò verificare con i miei occhi! Non vedo l’ora, sono in trepidazione solo all’idea. Quando arrivo alla Residenza, non riesco credere ai miei occhi altroché meravigliosi, sono così… non trovo le parole per descrivere questa bellezza per me unica. Sono rimasta a contemplare i giardini per più di venti minuti, continuando ad aggirarmi tra i roseti, sentendo il cuore che batte all’impazzata dall’emozione. Finalmente decido di avviarmi all’interno del museo, e già anche solo l’entrata ti lascia a bocca. Inizio ad addentrarmi in ogni stanza, e rimango sempre più ammaliata dalle decorazioni di ogni luogo, ma più di tutto, il fatto che molte stanze abbiano i muri dipinti con immagini religiose, legate alla Bibbia. Tra tanta bellezza, arte e storia non mi rendo conto del fatto che si sia fatto tardi, e che devo prepararmi, perché fra poco ho il treno che mi porterà a Colonia, la mia prossima tappa.

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18/06/2021, Colonia

 

Ieri sera sono arrivata a Colonia, ed ero stanca, stremata letteralmente, e quindi mi sono buttata sul letto del mio nuovo alloggio e mi sono addormentata. 

Questa città è molto più grande di Bamberg, e oltre ad essere di maggiori grandezze, è anche molto più moderna, con insediamenti odierni, e non solo storici.

Dopo aver fatto colazione, inizio ad inoltrarmi in questa nuova città, e, ovviamente, il primo monumento che vado a visitare è la famosa “Cattedrale di Colonia”.  La cattedrale è il duomo della città, e con le sue due torri che si innalzano al cielo è visibile a tutti i turisti e non solo. Essa è un patrimonio UNESCO dal 2008. Ne fa parte poiché rappresenta il genio e la creatività dell’essere umano; nonostante fu costruita in sei secoli, il suo stile gotico non venne influenzato dagli stili successivi ad esso; infine la cattedrale rappresenta la persistenza del cristianesimo, il quale, nonostante fossero passati sei secoli, rimase illeso. Quando arrivo davanti alla facciata rimango con la bocca spalancata, chissà cosa pensa la gente che si trova vicino a me… Quando entro dentro all’edificio, la prima impressione che ho è “è simile a quella di Bamberg per certi aspetti”, infatti come la cattedrale di Bamberg, ha delle volte a crociera, le quali però sono più dettagliate e curate rispetto alla cattedrale della città precedente. La navata centrale è ricca di decorazioni. Su entrambi i lati possiamo trovare statue, archi ed elementi che caratterizzano l’edificio. La cattedrale è anche famosa per i suoi organi, strumenti ricorrenti nelle chiese cattoliche. 

Dopo aver passato gran parte del mio tempo nella Cattedrale, vado a cercare un luogo dove poter mangiare e fare una pausa. 

Una volta finito di fare la mia pausa, inizio a visitare parte delle dodici chiese romaniche della Colonia. La prima è la Basilica di Santa Maria in Campidoglio, costruita nell’undicesimo secolo, è una chiesa non troppo grande, che però ha il suo fascino. A differenza delle altre basiliche, cattedrali o chiese, quest’edificio non è costruito in “verticale”, bensì espande la sua grandezza sui lati, orizzontalmente.

Proseguo con la Grande Chiesa di San Martino. Anch’essa è una delle dodici chiese, ed è situata nel centro storico della città, circondata da abitazioni risalenti agli ultimi decenni del secolo scorso. Nel 1802 fu sconsacrata, e solo a metà degli anni ‘80 tornò ad essere una Chiesa di particolare importanza. 

Dopo aver visitato quest’ultima chiesa decido che è tempo di ritornare in hotel, e dopo aver cenato, passo del tempo in camera a “sistemare” le idee e i pensieri che mi aleggiano nella mente, poiché in questi giorni così intensi non ho realmente avuto un momento solo per me, nel quale metabolizzare ciò che è accaduto in questi giorni.

 

19/06/2021, Colonia

 

Stamattina ho deciso che passerò la mattinata a fare una “pausa”, ovvero fermarmi un po’ da tutto questo flusso di scoperte e non solo. Perciò passerò tutto il tempo fino a pranzo, facendo un po’ di ordine, mentale ma anche fisico, nel senso che devo sistemare quel poco che ho nel mio borsone.

 

La mattinata è proseguita senza intoppi, ho fatto delle chiamate a casa per vedere come stesse la mia famiglia e ho riguardato il programma che dovrò seguire. 

Dopo aver pranzato decido di continuare la mia visita alle dodici chiese, e inizio, una dopo l’altra, ad “esaminarle”. Visito la Basilica di San Gereone, la quale è la più antica di tutta la città; la Chiesa di Sant’Andrea, che, essendo stata costruita nel tardo romanica, ovvero versa la fine del periodo in cui era in voga lo stile romanico,presenta anche elementi gotici, ma, nonostante ciò, li riesce a mescolare perfettamente; ne ho viste molte altre, ma queste in particolare hanno attirato la mia attenzione.

Ovviamente oltre alle chiese ci sono moltissimi musei, ed ognuno ha un ruolo importante; ce n’è uno dove è custodita la storia della città; ce ne sono molti nei quali l’arte è il centro, e ognuno ha una forma o un periodo d’arte differente. Ma ciò che mi ha colpito davvero molto, essendo un’amante dei libri, sono state le innumerevoli biblioteche, archivi, librerie… Questa è una città ricca di letteratura, storia, arte, insomma tutto ciò che ogni città ha, ma questa in particolare lo evidenzia, e questo mi ha fatto molto piacere. 

Devo ammettere che questa città riesce a far sposare l’antico col moderno, ciò che viene considerato fuori moda con ciò che lo è. Adoro questa città, mi ha fatto battere il cuore dalla felicità e dallo stupore. Tornerò sicuramente. 

Ora però, è tempo di andare a Brema, la mia prossima “preda”.

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20/06/2021, Brema

 

Stanotte sono arrivata nella nuova città che visiterò nei giorni successivi. Ho sentito dire che quest’ultima ha degli edifici davvero magnifici, e non tutti provenienti dallo stesso periodo. Inoltre come quelle precedenti ha degli edifici che sono Patrimonio dell’UNESCO, come il municipio e la statua di Roland. 

Mi sono informata sulla sua storia, e ho scoperto che, assieme ad altre città, tra cui due che visiterò nei prossimi giorni, componeva una lega, la “Lega Anseatica”, ovvero più città si unirono così da avere il controllo sul commercio marittimo del Mar Baltico e di quello Nordico, e di conseguenza diventare più ricche. 

Questa giornata la dedicherò alla scoperta del municipio e alla statua di Roland, la quale è un simbolo del commercio di Brema.

Il municipio è nominato “Rathaus”, ed è un maestoso edificio che si affaccia sulla “Piazza del mercato” (Marktplatz), nella quale, si può dedurre dal nome, tempo fa, si svolgeva il mercato, che comprendeva commercianti da molti paesi, non solo tedeschi. Il municipio fu costruito nel primo decennio del quindicesimo secolo, perciò, come la maggior parte degli edifici che ho affrontato finora, è in stile gotico. Questo stile, nonostante risulti un po’ “spigoloso”, poiché ricco di archi, pinnacoli, torri aguzze… Ciò caratterizza la Germania, quasi tutta, ovviamente in alcuni punti è più intenso invece che in altri, però mediamente lo troviamo in gran parte delle città tedesche. Il Rathaus, però, ha anche un’influenza rinascimentale, che porta così l’edificio ad una combinazione dei due stili differenti. Inoltre, la facciata, possiede delle statue che rappresentano i primi sette principi elettori, altre persone importanti all’epoca della costruzione e della fine di essa, e San Pietro, un Santo molto importante.

L’edificio è a due piani, e in antichità il piano inferiore, essendo un’unica stanza molto ampia, veniva utilizzata per le feste, balli e come luogo in cui i mercanti potevano riunirsi. Mentre entro in questa sala, rimango stupefatta dalla bellezza sia esterna che interna, e devo ammettere che mettere nero su bianco queste mie emozioni (che possono sembrare simili tra di loro, ma è perché non so proprio come esprimere tale bellezza) mi aiuti molto a fissare, memorizzare tutti questi bei momenti, e con essi tutto ciò che ho scoperto, informandomi ma anche visitando. Il piano superiore veniva, e viene utilizzato per le riunioni, o comunque per eventi importanti in cui si discute del benessere della cittadina. Il piano, o meglio dire, tutto l’edificio è affrescato, il quali, oltre a mostrare scene della Bibbia, rappresentano anche eventi significativi durante la storia della città. Vederli dal vivo, su di me, ha un effetto sbalorditivo, non so quante altre volte ripeterò questa parola, ma è così, tutto ciò che visito mi lascia a bocca aperta. 

Decido di proseguire, e dopo aver terminato la visita al Rathaus, proseguo andando a studiare la statua che si trova in piazza, di fronte al municipio. Essa raffigura Roland, che il “paladino” di Brema, ed è considerata la statua più antica della Germania. Inoltre, poiché rappresenta la città, la sua storia e cultura, mostrando così una testimonianza diretta di ciò che era Brema in passato, dal 2004, è un patrimonio UNESCO, insieme all’edificio poco prima visitato. 

Mentre osservo la struttura, noto immediatamente la sua altezza e larghezza, ma anche il piccolo “baldacchino”, indubbiamente gotico, che ricopre la testa dell’uomo scolpito. Considerando l'epoca in cui fu costruita, è molto ben fatta, e ciò conferma il fatto che in passato l’uomo sapesse sfruttare la sua mente anche in situazioni che, al giorno d’oggi, sembrano impossibili senza i macchinari che abbiamo a disposizione. 

Domani visiterò il Duomo di San Pietro, ovvero il duomo della città, e il Böttcherstraße, una strada di Brema, molto popolare. E la sera, prenderò il prossimo treno che mi porterà ad Amburgo, città portuale molto conosciuta, la quale ha un importante ruolo nel commercio tedesco. 

 

21/06/2021, Brema

 

Come programmato ieri, oggi andrò a visitare il duomo e poi la famosa strada. Oggi sono particolarmente emozionata, perché stasera raggiungerò la città che tanto desidero visitare: Amburgo. Mentre mi incammino verso Il duomo, comincio a perdermi nei pensieri, immaginandomi come sarà la città che tanto desidero conoscere. Quasi non mi rendo conto di essere arrivata, presa com’ero dall’immaginazione, e, ormai come tutte le altre volte, rimango senza parole, letteralmente. Devo ammettere che la Germania va pazza per lo stile gotico, non c’è luogo in cui non ci sia qualche monumento o edificio, che non ha del gotico presente. Dopo aver visto il fantastico duomo di Colonia, dubitavo di rivedere tale bellezza in una Cattedrale, ma mi sbagliavo, poiché questa basilica, nonostante possa sembrare simile alle altre che ho visitato, come ognuna, ha qualcosa di particolare che la distingue. Anche quelle due torri, che a primo impatto possono sembrare due semplici torri già viste in altri edifici, hanno qualcosa di particolare, Saranno gli archi decorativi? Il colore utilizzato per il tetto? Non so, fatto sta che rimango ammaliata da questa cattedrale, anche solo a guardarla da fuori. Quando entro ho un totale blackout al cervello. Le volte reticolate, così ben fatte, precise, molto precise se consideriamo l’epoca in cui fu costruito il Duomo, tutti i particolari, gli archi che ti permettono di accedere da una navata all’altra… Proseguendo, noto questa fonte battesimale davvero particolare, anche se all’inizio non avevo ben capito cosa fosse, e a che cosa servisse. Osservandola attentamente, si capisce perfettamente ciò che, in passato, intendevano per religione, e si deduce, senza ombra di dubbio, che essa era al centro di tutto. Infatti l’oggetto è ricco di decorazioni, di bassorilievi, i quali rappresentano momenti religiosi molto importanti. 

Resto nella basilica una buona parte della mattinata, prestando attenzione ai minimi dettagli, e devo ammettere che tutta questa concentrazione mi ha fatto venire un po’ di mal di testa, ma non così pesante da obbligarmi a fermarmi dal mio tragitto. 

Dopo aver mangiato un pranzo davvero gustoso, in un ristorante molto conosciuto di Brema, vado a cercare il Böttcherstraße, la stradina molto conosciuta della cittadina. 

Una volta arrivata mi rendo conto che non è molto lunga, ma la primissima cosa mi salta all’occhio, sono tutte queste case, edifici, costruiti in laterizio. Ho letto che questo era il materiale “prediletto”, nella costruzione degli insediamenti delle città anseatiche. Ci sono molti edifici decorativi, altri che rappresentano la storia della città, altri ancora che mostrano una tradizione significativa per i cittadini di Brema. Osservando tutte le case, noto che i loro tetti sono un po’, come dire, strani rispetto a quelli che abbiamo in Italia; infatti ci sono dei tetti a triangolo isoscele, con un’altezza molto più ampia rispetto a quelli a cui siamo abituati nel nostro Paese. Noto anche dei tetti geometrici, sempre più piccoli e di diverse forme, impilati uno sopra l’altro, e si vedesse solo il contorno della figura che formano.

Passo qualche oretta per la via e per Brema, entrando in ogni negozio che venda qualcosa tipico di Brema. 

Successivamente, prendo il treno, per cui ho il biglietto, diretto ad Amburgo, e così facendo mi ritroverò in una nuova città.

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22/06/2021, Amburgo

 

A notte inoltrata sono arrivata ad Amburgo, ed ovviamente per l’orario mi sono immediatamente diretta all’hotel che avevo prenotato. Però, facendo il tragitto, in taxi, per arrivare al mio  nuovo alloggio, non ho potuto non notare la perfetta fusione della modernità con l’antichità, e, ovviamente, non ho potuto non vedere il fiume Elba, colui che rende Amburgo così importante, grazie al commercio che fa muovere. 

La sua storia ha avuto un po’ di alti e bassi, infatti per molto tempo fu la residenza dei governanti dell’epoca, però, per i continui attacchi che subì, divenne di minore importanza, infatti il vescovo che c’era nella seconda metà dell’undicesimo secolo, spostò la residenza vescovile a Brema. 

Dopo questa retrocessione, Amburgo rimase una normale cittadina, fino a quando non entrò a far parte della lega anseatica, infatti da quel momento crebbe sempre di più, quasi come se la città fosse “risorta”. 

Oggi visiterò il famoso porto, e la Chiesa di San Michele, che sono i due luoghi più conosciuti della città. Invece, nei prossimi giorni, visiterò quelli di minore importanza, ma che comunque fanno la loro parte nel rendere Amburgo così unica. 

Dopo essermi preparata, mi dirigo al porto, come programmato. Arrivo nel quartiere di St. Pauli, un quartiere abbastanza conosciuto, il quale è solamente una piccola parte dell’immenso porto. Un tempo da questo quartiere salpavano anche navi molto importanti, mentre oggi è dedicato ai battelli che permettono, ai turisti, di fare un giro per il porto di Amburgo. Io sono tra quei turisti, infatti aspetto impazientemente di poter salire su quella barca, cosicché possa vedere, in primo piano, tutto il porto della città. 

Dopo aver finito di visitare il porto, mi dirigo versa la mia prossima tappa, ovvero la Chiesa di San Michele, la quale è una delle cinque chiese luterane di Amburgo. Infatti Amburgo, quando il luteranesimo si espanse, lo accolse a braccia aperte, e ha dato ospitalità a tutti i protestanti che scappavano dal loro Paese, perché perseguitati. 

La chiesa, a differenza di tutte le altre che ho visitato durante questo viaggio, è in stile barocco, il quale era lo stile favorito delle città anseatiche. Questo edificio subì gravi danni durante le guerre, ma nonostante ciò è riuscito a conservare la sua bellezza di una volta. 

Una volta terminato di visitare anche la chiesa, noto che ho ancora tempo a disposizione, perciò decido di andare a visitare la piazza che ospita il magnifico municipio. Essa è anche soprannominata la “piazza rossa”, per via dei mattoni che la compongono. Inoltre, essendo sempre stato un luogo importante, ha anche ospitato rivolte, proteste e manifestazioni. Il municipio di Amburgo ha degli aspetti simili a quello di Brema, per certi aspetti architettonici. Ad oggi è ancora sede di riunioni importanti, di elezioni, ed è la sede del sindaco di Amburgo. Ciò significa che nonostante gli anni passati, l’edificio non ha mai perso la sua importanza e il suo ruolo. 

Rimango esterefatta dalla bellezza della facciata, nella quale ci sono raffigurati 20 imperatori tedeschi che hanno avuto un ruolo importante nella storia della Germania. Ma non è solo questo a lasciarmi a bocca aperta, anche la torre centrale mostra una precisione ed una cura per i dettagli assurda. Entro e visito ciò che si può visitare, e come tutte le altre volte rimango ammaliata ed affascinata al pensiero che tale bellezza, se andasse persa non sarebbe più riproducibile allo stesso modo.

Ora torno all’hotel, mentre domani proseguirò con la mia “esplorazione”.

 

 23/06/2021, Amburgo

 

Oggi visiterò i due laghi artificiali, nati dal fiume Alster. Dopo andrò a visitare la via Jungfernstieg, via famosa, la quale contiene negozi molto conosciuti, ed è vicina alla Piazza che ieri ho visitato.

Successivamente andrò a visitare più musei, tra cui quelli legati alla storia, all’arte della città. 

I due laghi sono artificiali, e sono creati dal fiume Alster, il quale è un grande affluente dell’Elba, che inoltre sfocia esattamente nella città di Amburgo. Mi ci vuole un po’ di tempo per arrivare ai due laghi, ma devo ammettere che non è stato del tempo sprecato. Fortunatamente trovo un piccolo chiosco che vende dei panini, così mi fermo su una panchina lì vicino e, mentre osservo il paesaggio, ripenso a tutto ciò che ho vissuto in questi giorni, e sono molto felice di esser riuscita a esaudire questo mio desiderio e sogno.

Adesso andrò nella via Jungfernstieg, e successivamente andrò a visitare più musei, come quello delle belle arti, quello della storia… Infine stasera prenderà il treno per Lubecca, la mia prossima destinazione.

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24/06/2021, Lubecca

 

Ora sono a Lubecca, la penultima città che visiterò in questo viaggio. Lubecca fu la città “fondatrice”, della lega anseatica, infatti è quella che poi fece aggregare le altre città. Il centro storico di questa cittadina è diventato patrimonio dell’UNESCO, poiché rappresenta un’importante fase della storia di Lubecca, e di conseguenza dei suoi cittadini. 

Appena arrivata, ho subito notato le case strane che avevo visto anche a Brema, con quei tetti che tanto mi hanno lasciato stupita. Inoltre vedo anche molti monumenti, sia gotici che non. 

Oggi il primo che visiterò sarà l’ “Holstentor”, che rappresenta quasi la “porta” per accedere alla città. Questo edificio ha due torri, una rivolta a nord e l’altra a sud, però esse sono differenti da quelle che ho visto nelle molte cattedrali che ho visitato, infatti quelle erano a pianta quadrata o rettangolare, mentre queste sono a pianta rotonda. Ha ben quattro piani, però, avendo un arco al centro che gli dà la funzione di porta, ne viene utilizzata solo una parte. Esso è fatto di terracotta e laterizio, quindi acquisisce un colore piuttosto rossiccio, a differenza dei tetti che sono di un blu scuro. 

Vicino a questa costruzione ci sono i famosi magazzini, che oggi visiterò, i quali hanno tutti quei tetti aguzzi, e sono fatti in laterizio. 

Dopo aver visitato tutta la mattinata l’ Holstentor, mi dirigo ad un ristorante per pranzare e per vedere se c’è qualcosa tipico di Lubecca.

Finito il pranzo, vado a visitare la Chiesa di Santa Maria, la quale divenne il simbolo della potenza della lega anseatica. Anch’essa, facendo parte del centro storico, è un patrimonio dell’umanità, e di certo vale la pena proteggere quest’edificio, per la sua bellezza, ma anche per la sua storia. Inoltre questa costruzione fu d’ispirazione per molte altre chiese della regione baltica. Lo stile è palesemente gotico, però ha i tetti di un colore molto acceso, che la distingue da altre costruzioni gotiche. 

Come nelle altre cattedrali il soffitto è caratterizzato da volte a croce, ma a differenza delle altre l’interno è di un colore molto acceso, ovvero il bianco. Questa chiesa subì dei gravi danni durante la seconda guerra mondiale, però si riuscì a ricostruire ciò che si rovinò, anche se non identicamente a come fu costruita in antichità. Rimango stupefatta, ogni volta che vedo qualche monumento mi dico “Non ci può essere qualcosa più bello di questa cattedrale/monumento”, e poi finisco sempre per dovermi smentire, perché trovo qualcosa che mi lascia, se possibile, più a bocca aperta dell’ultima volta. 

Dopo esser stata alla Chiesa, mi dirigo al Duomo di Lubecca, che è il monumento più antico della città. L’edificio è costruito in mattoni, e fu costruito per volere di Enrico il Leone. Fu costruita in un’epoca in cui il Romanico e il Gotico, si sovrapponevano, perciò questo duomo presenta le impronte di entrambi. Due torri molto aguzze si stagliano contro il cielo. Nonostante sia molto antico e ben mantenuto, e rimango imbambolata a fissarlo per un po’ di tempo. Successivamente entro, e noto che, a differenza delle altre chiese, il soffitto è più basso. Inoltre non ci sono molte decorazioni, solo delle colonno. Tutto è bianco, senza colori troppo stravaganti. Esso, nonostante fosse, ed è, il duomo, dopo la distruzione della seconda guerra mondiale, non fu un edificio prioritario, ovvero si diede più importanza ad altri edifici, restaurandoli, e solo verso la metà degli anni ‘80 iniziò la sua ricostruzione. 

Entrata ho subito notato che il bianco è il colore prevalente, e poi guardando più attentamente ho notate delle opere d’arte davvero favolose, come la Fonte Battesimale, scolpita nella pietra; la croce trionfale, la quale mostra Gesù Cristo crocifisso. Ce ne sono molte altre, ma queste sono le due che più mi hanno colpito, assieme al pulpito, luogo messo molto in mostra, rappresentato con molta sfarzosità il luogo dove il prete o il pastore potesse esprimere la parola di Dio. 

Domani mattina partirò per Wittenberg, la mia ultima tappa, e domani sera, prenderò il treno che mi riporterà a casa, ma non alla normalità, perché dopo questo viaggio non ci sarà più la stessa quotidianità di prima, visto che ho acquisito un bagaglio culturale molto più ampio rispetto a quando sono partita.

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25/06/2021, Wittenberg

 

Stamattina ho preso il treno per la mia ultima meta, Wittenberg. La città da cui ebbe inizio la riforma, che portò ad un cambiamento radicale nel mondo cristiano, infatti da allora nulla sarà come prima. 

Per questa volta ho evitato anche di prendere un hotel, poiché stasera tornerò in Italia, ma di certo continuerò a viaggiare. Questo è solo l’inizio di una serie di moltissimi viaggi.

Ovviamente il primo monumento che visiterò sarà la Cattedrale di Wittenberg, quella dove Lutero affisse le sue 95 tesi, nelle quali esprimeva e motivava il perché secondo lui la Chiesa Cattolica fosse corrotta. La cattedrale è patrimonio dell’UNESCO, poiché rappresenta una parte della storia molto importante, ed inoltre è proprio il luogo da cui partì tutto il discorso legato alla Riforma. Inoltre è patrimonio dell’umanità, perché è il memoriale di Martin Lutero, colui che è quasi il “padre” del protestantesimo.

La Chiesa è in stile gotico, e le altre, il soffitto è alto e caratterizzato da volte crociate. Inoltre le vetrate rappresentano pezzi della storia della religione del protestantesimo, ed ovviamente Lutero ha un ruolo importante in tutta la Cattedrale. Essendo una figura importante, Lutero ha la sua tomba sotto al pulpito, al quale è stata dedicata molta attenzione, poiché molto dettagliato. 

Ho sempre avuto un debole per la storia che precede il protestantesimo, e scoprire ciò che ha portato a questa “nuova religione”. Quindi essere qui, dove tutto ebbe inizio, ha un effetto davvero devastante su di me, infatti sono molto emozionata; poter confermare con i miei occhi tutto ciò che ho studiato è davvero commovente. 

Dopo aver finito di ammirare la cattedrale di Wittenberg, mi dirigo alla casa di Melantone, un professore di greco che sostenne Lutero sin dall’inizio della sua idea.

Ovviamente visito anch’essa, stando in ogni stanza più del dovuto, per analizzare i singoli dettagli. 

Mentre mi aggiro per Wittenberg, non mi rendo conto del tempo che passa, e per poco non perdo il treno che deve riportarmi a casa. Fortunatamente ho avuto il borsone con me, perché se l’avessi avuto in hotel, sicuramente, non sarei arrivata in tempo per poter prendere il treno, e chissà se ne avrei trovato in breve tempo un altro.

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27/06/2021, Italia

 

Sono passati due giorni da quando ho visitato l’ultima città del mio viaggio, e quasi non riesco a credere che tutto sia già finito. Tutto ciò che ho provato è scritto qua dentro, e lo custodirò per sempre, come testimonianza del primo vero viaggio che ho mai fatto. 

Spero che in futuro ne possa fare altri mille uguali a questo, con un itinerario ben preciso. 

Ho adorato scrivere questo breve diario di bordo, e spero che in futuro mi ritorni utile per quando vorrò rivivere le emozioni che ho provato durante questo periodo che ho passato in viaggio, alla scoperta di nuove emozioni, informazioni, conquiste.

Ecaterina Gidioi

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