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MILANO, DELIRIO SUI NAVIGLI

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A Milano, sui Navigli, la sera del 26 febbraio è avvenuto un assembramento illegale con tanto di rissa fra i presenti. C’erano baracchini con alcolici, musica ad alto volume, urla e lanci di bottiglie. La maggior parte dei componenti del rave party erano per lo più adolescenti.

Quasi tutti i manifestanti non indossavano la mascherina e non tenevano la distanza di sicurezza. L’accaduto è stato innescato da un ex terrorista greco, Dimitris Koufontinas un uomo di 63 anni, che ora è in carcere per i vari crimini commessi. Il suo scopo era quello di attirare l’attenzione della polizia e dei carabinieri per infrangere le regole sottoposte dallo Stato. Questo avvenimento è accaduto dopo le ore 22, ben oltre l’ora del coprifuoco, vicino al bacino artificiale Darsena, zona nord di Milano. Erano coinvolti circa 20 mila ragazzi che hanno necessitato di 180 forze dell’ordine per essere fermati e allontanati dal luogo. Probabilmente i coinvolti sapevano del rischio che correvano, ma in quel momento hanno pensato solo al divertimento e non alle conseguenze.

Questo avvenimento è accaduto l’ultimo giorno di zona gialla per la Lombardia prima di tornare in zona arancione. I carabinieri sono risaliti ai nomi di alcune persone grazie ai video e alle foto caricate sul web. L’atto di maleducazione e di poco rispetto non è stato solo verso tutti i cittadini che erano giustamente costretti a restare in casa, ma anche per tutti quelli che vivevano nei dintorni e che a causa delle urla e della musica sono stati disturbati. Noi ragazzi troviamo questo gesto irresponsabile dato che la maggior parte dei presenti erano maggiorenni e dovrebbero essere più consapevoli delle proprie azioni. Ognuno di noi è stanco di questa situazione… ma se tutti assecondassimo queste idee, la situazione Covid-19 non finirebbe più.

 Tutte le azioni hanno delle conseguenze e questa non fa eccezione, questo fatto ha portato infatti, a una crescita di contagi e sempre più persone si sono ammalate rischiando la vita. Speriamo che questi ragazzi abbiano capito i loro errori perché saranno loro a scrivere il futuro.

Perché questi ragazzi hanno pensato di assecondare questa idea? Non sapevano della fine di questa festa illegale? Si saranno pentiti degli errori commessi? Hanno capito i loro sbagli? 

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Alissa Fazzi

Giorgia Maroli e 

Marco Bettoni 

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