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AD UN PASSO DALLE MEDIE

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Come dice il titolo stiamo vivendo l’ultimo anno della Scuola Primaria che chiamiamo anche Scuola Elementare come la chiamano i nostri genitori e i nostri nonni.

Abbiamo raccontato come stiamo vivendo “un passaggio importante”, che cosa significa per noi lasciare la Scuola Primaria. E’ stato facile parlare dei ricordi che porteremo con noi. Sono molto vivi e indimenticabili.

Diverse sono le cose che temiamo di più della Scuola Media, ma sono diversi anche gli aspetti che ci incuriosiscono.

Qualcuno di noi ha scritto che cosa vorrebbe portare con sé nella nuova scuola.

Cari lettori, leggerete quindici temi. Tutti i lavori di quindici ragazzi che stanno pensando al “grande salto”.

 

I ragazzi della classe VA

Scuola Primaria di Bozzolo









Il fatto di lasciare le scuole elementari per passare alle Scuole Medie è come se un capitolo della mia vita si chiudesse. Un po' mi dispiace però sono anche impaziente di cambiare scuola perché vuol dire conoscere persone diverse, nuovi professori, imparare cose nuove, in poche parole “crescere”. Dalle elementari porterò con me molti ricordi, in particolare le mie insegnanti e il loro modo di fare. Non mi scorderò mai i loro nomi e ricorderò sempre tutti i lavoretti e le gite che ho e abbiamo fatto insieme. Nella mia “scatola dei ricordi” ho foto che risalgono all’asilo nido, alla materna e dalla prima alla quinta elementare. Nel corso del tempo alcune cose realizzate in classe le ho conservate, come la mummia che abbiamo fatto nel lockdown lo scorso anno e che non butterò mai. Ho già qualche obiettivo per quando arriverò alle scuole medie. Ad esempio: farmi nuovi amici, iscrivermi al giornalino della scuola “ INCRESCENDO”, cercare di fare bella figura coi professori, non chiamarli più maestri, ma prof e soprattutto prendere bei voti. Non so se riuscirò a raggiungerli tutti, ma mi impegnerò molto. Conoscere i nuovi professori mi preoccupa un po' perché non so se potranno essere gentili e comprensivi come le mie maestre. I miei genitori mi hanno detto di impegnarmi a dare una bella impressione fin da subito, così che i prof mi possano prendere in simpatia. Per non parlare dei miei nuovi compagni; chissà se saranno simpatici. Di norma non ho problemi a fare nuove amicizie, ma non si sa mai!  Sono molto sicura che quando formeranno le classi sarò divisa da alcune delle mie amiche e mi ritroverò anche con ragazzi di San Martino e Calvatone, così mi ha detto mia sorella. Con la mia statura è facile che trovi qualcuno che mi possa prendere in giro, ma so già come occuparmene: tre semplici parole “non ti ascolto”. Ormai ci sono abituata e non ci faccio neanche più caso. Una cosa che ho imparato nel corso degli anni è che solo le persone che non ti vogliono, sono le stesse persone che ti vogliono diversa. A me piace il mio aspetto e non lo cambierei per nulla al mondo. Perciò, anche se alle medie non troverò dei nuovi amici, ho già trovato delle persone che mi fanno sentire bene. Ricordo ancora il mio primo giorno nella scuola elementare. Avevo una pettinatura a caschetto, una borsetta rossa, dato che non ci avevano ancora dato lo zaino, e un vestitino a jeans. Ricordo che ci avevano fatto fare un lavoretto sui pianeti e durante la ricreazione sono andata subito a fare amicizia. Conoscevo già la Rachele fin dall’asilo, però le prime bambine con cui sono andata a parlare sono state Caterina e Greta perché mi avevano fatto una bella impressione fin da subito. Quando sono tornata a casa sono andata subito a raccontare tutto ai miei genitori, ero davvero felicissima. Un’altra cosa che preoccupa un po' è che la nuova scuola è a 2 piani, quindi dovrò prendere un trolley fatto apposta per salire le scale. Al momento non provo grandi emozioni quando penso che tra neanche 2 mesi andrò alle medie, anche perché non so cosa aspettarmi. Prima di passare alle elementari, le insegnanti, ci avevano fatto fare un giro della nuova scuola, per conoscere gli ambienti, ma con questa pandemia non è stato possibile conoscere come è organizzata la Scuola Media. Lo abbiamo fatto solo virtualmente, ma non è lo stesso. Non so spiegare il perché, ma secondo me, se non ci fosse stato il coronavirus, andare alle medie sarebbe stato un po’ più semplice.

Asia Casilli 

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Sono in quinta e mancano 2 mesi alla fine della scuola, poi ci saranno le vacanze ed infine...la prima media! Io, questo “grande salto” lo vivo con gioia perché non vedo l’ora di imparare cose nuove: come funziona la locomotiva a vapore, come si parla in francese, come si calcola il volume dell’acqua, come si calcola la lunghezza della circonferenza, come imbrattare un’ opera d’arte, come si calcola la superficie laterale di un cilindro. Il grande salto lo vivo anche con malinconia perché mi mancheranno le maestre che ci spiegano e rispiegano con tanta pazienza quando non capiamo.”Ho fatto, ho finito, è giusto?, È sbagliato? No, aspetta! Cosa? Me lo rispieghi? Potresti ripetere? Scrivi bene!!! Maestra potresti venire?” Mi mancheranno anche tutte queste richieste.  Porterò con me molti ricordi: i “litigi” con i miei amici che poi finiscono sempre con delle risate e alla fine è una semplice discussione, gli spettacoli falliti dei cuginetti, un gruppo con Brad, un mio amico con il quale facciamo degli spettacoli per stupire sempre i nostri compagni con qualcosa di improvvisato.  Mi mancheranno soprattutto le nostre discussioni molto accese dove ci contraddiciamo da soli, dove ci parliamo sopra e poi la maestra fa sempre tornare il silenzio.  Di certo passare dalle elementari alle medie significa crescere, ma anche saper lasciare le persone, le cose a cui tieni, per affrontare la vita.Io temo di più 3 cose: in parte i compiti, un po’ le materie che saranno più difficili e i professori perché saranno più severi.  Mentre le cose che mi incuriosiscono di più sono: conoscere i professori se sono simpatici, se sono bravi, se sono scherzosi o severi, conoscere i nuovi compagni e riuscire a fare nuove amicizie perché forse arriveranno nuovi alunni dai paesi vicini e vedere se le materie sono difficili come dicono.  Mi daranno da svolgere 35 esercizi di tecnologia, venticinque di aritmetica, cinquanta di italiano, trenta di scienze e così via? Qualcuno dice così, ma io non ci credo perché, vedendo mia sorella che è in terza media, so che non è vero.  Io di certo vorrei portare con me i miei vecchi compagni e vorrei essere in classe con: Alessio, Giacomo, Niccolò, brad, Matteo Petroselli, Caterina, Greta, Rachele, Asia, Antonio, Tommaso, Matteo Bertolotti della 5° B, Mattia Biagi e Edoardo Fazzi.  Tante emozioni le ho vissute anche nell’ultimo anno di materna, però quest’anno gioia e malinconia le vivo più intensamente perché alle elementari si fanno 5 anni e di fatto mi sono affezionato maggiormente a tutto e a tutti. Per questo sarà difficile lasciare le elementari, ma sono più che sicuro che ce la farò. Tutti possiamo avere paura delle medie ed è giusto ammetterlo, ma è solo un fatto psicologico, perché alla fine la paura si trasforma in impegno ed in soddisfazione. Pensando alla nuova scuola, la cosa che terrorizza di più è l’esame anche se non dovrei avere timore. Ansia dell’esame o no io sono pronto ed entusiasta di questa “avventura nell’universo del sapere”. Ogni cosa che io imparerò e scoprirò sarà una stella della conoscenza che fisserò nella mia mente. Spero che l’anno prossimo e negli anni a venire si possa frequentare la scuola in presenza e non in DAD perché penso che seguire le lezioni a scuola sia più stimolante, e si condividono le esperienze con i compagni. Penso anche che sia più facile apprendere quando si è presenti in classe e si riesca ad interagire direttamente con i professori nei laboratori didattici. Spero che ci si possa vedere senza mascherina per vedere i visi, i sorrisi, capire meglio, le emozioni, sentire le parole sincere di qualcuno a cui vuoi bene. Concludendo aspetto con ansia settembre prossimo e mi rattrista un po’ lasciare le elementari, ma comunque sarò con i miei amici. Manca ancora del tempo alla fine della scuola e per questo voglio godermi ed impegnarmi al massimo in questi ultimi due mesi per arrivare all’eccellenza ed essere promosso.

Ismaele Finardi






 

Questo anno è il mio ultimo anno alla scuola primaria, perché dopo andrò alla Scuola  Media. Sinceramente non mi sento pronto per andare alla scuola secondaria, inoltre non voglio lasciare la mia aula, le mie maestre e il cortile. Non voglio neanche svegliarmi alle 7:10 il sabato. Anche se andrò alle medie, mi porterò sempre dei ricordi della primaria, come le mie maestre e i lavori che ho fatto insieme a loro. Mi porterò anche il ricordo dei tavoloni che avevamo, gli eventi della scuola aperta con i genitori e i primi giorni della classe prima. Per me andare alle medie e lasciare la scuola primaria significa imparare cose nuove, un po’ più difficili e complesse, ma anche molto divertenti. Significa anche diventare più grande, responsabile e maturo. Le cose che mi fanno più paura sono non riuscire a fare tutti i compiti in tempo e venire rimproverato dalle insegnanti. 

Inoltre ho paura di dividermi dai miei amici e incontrare altri ragazzi che potrebbero essere dei bulli. Temo anche di prendere dei brutti voti, di non capire qualcosa, di essere bocciato o di prendere una nota. Ma alle medie non ci sono solo lati negativi, ma ci sono anche cose positive, come, ad esempio fare conoscenza e amicizia con i ragazzi di San Martino e Calvatone e con nuovi  insegnanti . Mi piacerebbe anche conoscere i ragazzi delle classi seconda e terza media e visitare il nuovo ambiente scolastico.  Vorrei provare a fare il giornalino scolastico “Increscendo”. Sono anche curioso di imparare francese. Le cose della scuola primaria che vorrei portare con me sono i miei compagni perché la nostra classe è perfetta: ci impegniamo molto e ci divertiamo sempre. Vorrei portare con me anche le mie maestre perché mi hanno accompagnato per tutti gli anni scolastici fino ad oggi. Comunque io mi impegnerò sempre per superare anche le Scuole Medie.

 

Tommaso Nardi





 

Eccoci qua, giunti alla fine di un percorso che cinque anni fa sembrava interminabile. A settembre ci sarà un’altra realtà. In prima elementare non vedevo l'ora che finisse l’anno scolastico, ma ora la tristezza di lasciare la Scuola Primaria si fa sentire. Questo è un grande salto che va vissuto con serenità perchè come diceva Thomas Hobbes “Il sapere è il potere”. E’ come dire che il sapere rende potenti, perchè è il potere della libertà, della conoscenza, del pensiero. IL pensiero di lasciare le elementari è un pensiero che non riesco a scacciare, ma tra un po' diventerà ricordo. Lascerò le mie insegnanti che mi sono state vicine tutti questi anni in cui sono cresciuto non solo nel carattere, ma specialmente nella testa e nella logica. E’ un pensiero triste. Un altro molto triste, è pensare che da almeno tre quarti dei miei amici della mia classe verrò quasi sicuramente diviso. Comincerò un percorso nuovo nella mia crescita.  Non intendo soltanto nella crescita dell’altezza, ma soprattutto nel carattere.

 É un grande salto per tutti, poi c'è chi la prende in modo tranquillo o chi la prende in un modo cosìddetto “tragico”. Credo proprio però che temerò molte cose, non le affronterò con la serenità con cui ho affrontato le elementari. Temo molto i professori. Sentendo come me ne parla mio fratello, quasi quasi mi fa passare la voglia di andare alle mie future scuole medie di Bozzolo. Questa non è l'unica cosa che temo, ma ci sono anche i compiti. Non mi pongo la domanda: Quanti saranno? Guardando le crisi isteriche che fa mia cugina Giorgia, posso capire senza problemi quanti potranno essere. Ma la peggiore cosa che temo, è la divisione dai miei amici con cui ho stretto un legame molto profondo. Non voglio pensare di essere diviso da Giacomo e Niccolò. Anche questi, sono problemi da affrontare, ma crescendo lì affronterò benissimo. Però c'è qualcosa che mi incuriosisce della futura scuola. Quali saranno le nuove materie? I nuovi professori? Ma soprattutto: Quali saranno i miei nuovi amici?

Fortunatamente, grazie al calcio, conosco una decina di persone che potranno diventare, i miei futuri compagni di classe.  Concludo dicendo questa frase: “Il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro”. Questo per dire: il lavoro duro esalta il talento, che muore se non t'impegni e non metti l'impegno. Così diceva Leonardo Da Vinci. Tutte queste frasi mi mettono forza pensando agli anni prossimi alla scuola media!!!

Matteo Petroselli






Questo ultimo anno alla scuola elementare mi agita tanto perché l’anno prossimo dobbiamo andare alle scuole medie. Io vivo questo momento con grande dispiacere perché non vedrò più le mie maestre che mi sono state vicino in ogni situazione. Non dimenticherò tutti i metodi di insegnamento che mi hanno fatto divertire: giochi, video e spettacoli. Le maestre mi mancheranno perché mi sono affezionato molto a loro in questi cinque anni di scuola. I miei compagni mi hanno sempre aiutato ad essere sempre più preparato. Chissà se saremo ancora insieme? I miei amici mi saranno sempre vicini anche se forse non ci rivedremo in classe. Un ricordo che porterò con me alla scuola secondaria saranno le mie maestre perché per me sono come di famiglia, non solo per l’insegnamento che mi hanno dato, ma anche per il legame che è nato tra noi. Loro sono sempre state attente al mio comportamento, mi hanno protetto e si sono preoccupate di come crescevo. Alla scuola secondaria cambieranno sicuramente tante cose. Avremo più compiti da fare, quindi ci dovremo organizzare per riuscire a finirli tutti e per fare cose che ci divertono. Dovrò imparare a studiare da solo gli argomenti proposti senza l’aiuto delle mie maestre. Quando andremo alle medie saremo più grandi e a me dispiacerà molto perché vorrei rimanere per sempre bambino. Ci saranno più verifiche perché affronteremo più argomenti in pochi giorni e ci dovremo mettere molto più impegno. Mi preoccupano tanto le verifiche perché ci saranno esercizi di vario genere e contenuti difficili. Un’altra cosa che mi agita è non riuscire a capire bene argomenti nuovi perché per me il segreto è imparare subito a scuola quello che dice la professoressa così a casa si riesce più facilmente a fare i compiti. Mi preoccupa soprattutto la presenza di bulli perché si potrebbero prendere gioco di me e questo mi spaventa tanto. A me incuriosisce molto il nuovo ambiente scolastico perché non l’ho mai visto. Sarà davvero una sorpresa. Potrò fare amicizia con nuovi compagni che non ho mai incontrato. Speriamo di diventare amici. Chissà se ci saranno laboratori a gruppi di varie materie! Conosceremo nuove professoresse e sarà molto emozionante. Avremo una maestra per ogni materia o una che le fa tutte? Avremo aule diverse per ogni lezione o rimarremo nella stessa aula per tutti i tre anni? Mi piacerebbe molto lavorare per un giornalino online che si chiama “Increcendo”, potremo caricare temi o articoli che parleranno delle nostre esperienze. Sarebbe bello fare delle campestri in campagna durante educazione motoria. Anche se non sarà possibile, io vorrei portare le mie maestre alle Medie perché mi piacerebbe continuare l’esperienza della scuola con loro, ma soprattutto perché mi hanno permesso di dire sempre quello che pensavo. Questo ha suscitato un sentimento di amore verso di loro e per questo le porterò sempre con me.

Niccolò Tarana



 

Tra pochi mesi andrò alla scuola secondaria, per me sarà sicuramente un grande cambiamento. 

Ricordo, come se fosse ieri, il primo giorno di scuola elementare. 

Appena arrivati davanti alla fontana, le maestre hanno sostituito il nostro zaino con un noioso zaino rosso, mi sono sentita confusa e arrabbiata, ma poi ho capito che era un cambiamento necessario per restare in quella scuola.

Adesso so che nel mio percorso scolastico affronterò molti cambiamenti che mi serviranno per crescere. 

In questi anni di elementari ci sono stati tanti momenti di gioia, di preoccupazione, di giochi e lavoro che sono per me un bellissimo ricordo. 

Porterò con me altri bei ricordi come ad esempio tutti i giochi che ci siamo inventati durante le ricreazioni, le visite alle Bine dove Ciccio, una simpatica guida, ci spiegava come l’ambiente della natura e gli animali che la abitano. 

Che belli i pranzi al sacco con i miei compagni di classe! Non dimenticherò mai la mia gita a Torino che è stata la mia preferita. 

Visitando il museo Egizio, continuavo a pensare alle disgrazie che mi potevano capitare, per me era un bel gioco.

I viaggi in autobus erano bellissimi, quante chiacchierate con le mie amiche! 

In questo periodo di pandemia siamo riusciti ad organizzare delle gite virtuali, belle ma non come quelle reali. 

Ora la scuola elementare sta per terminare e non so come sarà la mia aula, le mie insegnanti, i miei nuovi compagni di classe. 

Mi troverò bene? Le professoresse saranno gentili con me? In quanti saremo in classe? Saranno tutti simpatici? Come saranno le materie nuove? Avrò tante difficoltà? 

Una cosa a cui penso spesso è il fatto che dovrò andare a scuola il sabato e questo non mi piace, ma sono contenta di non avere lezioni al pomeriggio. 

Mia sorella sta finendo la terza media e l’anno prossimo andrà al liceo classico a Mantova; lei mi ha parlato delle scuole medie, mi ha detto che sono impegnative. 

All'inizio sarà difficile, ma dopo poco mi abituerò e se mi impegnerò avrò una bella pagella. 

Se potessi portare con me qualcosa delle elementari alle medie, porterei la dolcezza delle mie insegnanti. 

Loro sono sempre state disponibili e mi hanno aiutato quando ero in difficoltà, hanno reso le lezioni interessanti e spesso divertenti. 

Vorrei portare con me quella fantastica mezz'ora di ricreazione fatta di giochi risate e divertimento. Spero di passare altrettanti bei momenti nella nuova scuola, spero anche di imparare tante cose nuove.

Rachele Baboni

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Eccoci qua, a scrivere un tema che vedevo così lontano , e che invece, è arrivato il momento di affrontare. Io ho  tanta tanta paura della scuola media: si cresce, ci sono più compiti, e anche nuovi amici! 

 Per non parlare del tanto temuto esame di terza media! Mi vengono i brividi al solo pensiero, punto esclamativo di sicuro. Mi mancheranno moltissimo tutte le mie maestre che mi hanno aiutata a " crescere "ed è grazie a loro che da una piccoletta di 6 anni con il cerchietto, sono cresciuta, sia mentalmente che fisicamente. Senza contare i miei compagni di classe, che ormai sono diventati miei migliori amici! Mi sento sempre molto confusa ogni volta che penso al fatto che tra qualche mese finirà tutto questo. Nuova riga in più! Sinceramente io non amerei molto fare nuove amicizie, anzi, vorrei tenermi stretti tutti i miei amici di adesso, che più o meno conosco sin dalla scuola materna.

Per me lasciare la scuola primaria è un grande dispiacere: mi mancheranno le maestre, i banchi, le aule, le lezioni e le ricreazioni, il cibo della mensa e persino i pomeriggi, quegli interminabili pomeriggi! Delle scuole medie invece mi spaventa un po' tutto, due punti di sicuro. Mi spaventa non ricordarmi di dare del "lei "ai professori, ma di sicuro la medaglia d'oro se la aggiudica il sabato a scuola! Insomma, ditemi chi è che alle sei di mattina (di sabato) si sveglia e ha voglia di andare a scuola! Beh, di sicuro non io! La cosa che però mi incuriosisce di più tra tutte, sono i laboratori! Sì, insomma, quelli che ci sono anche nei film americani! Semplicemente perché mi hanno sempre affascinata! 

  Per finire, vorrei portare con me proprio tutti i miei compagni di classe. Vorrei avere vicino l'essere sempre felice di Asia, l'intelligenza di Giacomo, con quel suo  filo invisibile che gli fa alzare sempre la mano, le incredibili “ doti canore” di Niccolò, l'abilità nel saltare le catene che delimitano la nostra area di ricreazione di Matteo,  la generosità di Greta, la bravura nel disegnare di Antonio, la comicità di Brad, la passione per gli animali di Brando, la bontà d'animo di Vanessa, la creatività di Alessio, la bravura negli scacchi di Tommaso, la puntualità di Rachele e per finire la spensieratezza di Rayan. Insomma, credo che la scuola media non entrerà mai nella categoria delle esperienze migliori della mia vita, perché quel posto è già stato occupato.

Caterina Canevari




Ciao, io sono Brad Bricherasio e sto per concludere la scuola primaria. Per me passare alla scuola media sarà un bel traguardo perché è un passo molto importante della vita. Ma questo passo sarà anche difficoltoso. Avrò anche qualche timore, perché certi miei compagni saranno nell’altra sezione, i professori saranno nuovi e l’ambiente sarà un pò diverso. Ma la parte positiva sarà che avrò dei nuovi compagni che mi saranno vicino tre anni. I ricordi che porterò con me della scuola primaria saranno le mie insegnanti e il modo con il quale mi hanno insegnato e formato in questi cinque anni. Ci sono stati dei momenti difficili che ho risolto crescendo. Sarò sempre riconoscente di quello che mi hanno insegnato per diventare la persona che sono diventato. Vorrei portare con me tutti i quaderni vecchi, perché mi potranno servire. Porterò il ricordo dei miei compagni, ANTONIO, RAYAN, ISMAELE, BRANDO, MATTEO E TOMMASO, che sono quelli ai quali sono legato di più, le risate fatte durante la  ricreazione, tutti gli sketch comici, la mia simpatia e anche quella di tutti i miei amici. Per me lasciare la scuola primaria significa imparare a conoscere persone e cose nuove, però provo anche un po di dispiacere nel crescere.

Sono solo un pò preoccupato per i compiti. Ho un cugino che frequenta la  prima media e mi ha detto che ne ha moltissimi. Mi incuriosiscono il nuovo ambiente e i nuovi compagni, i professori e le materie nuove che ci saranno. Mi impegnerò al massimo. Porterei alla scuola media le insegnanti, tutto quello che mi hanno insegnato, il mio amico Antonio che è quello che vorrei tenere fino alle superiori, la felicità che spero di non perdere mai. Porterei con me anche il mio zaino rosso, perché è quello che mi ha accompagnato per cinque anni, uguale a quello di tutti i miei compagni.

Mi dispiace tanto non rimanere alle elementari con mio fratello Jon che inizierà la primaria quest’anno. La scuola media mi aiuterà “nel crescere”, nel sapere più cose e nel capire che cosa farò da grande. Mi impegnerò nei compiti, nelle materie. Sarà un'esperienza molto divertente per me e per i miei compagni.

Brad Bricherasio





Sto per concludere la scuola primaria per poi passare alla scuola media.

Questo "grande salto" lo vivo con ansia, ma anche con felicità, perchè so che sto crescendo e farò nuove amicizie.

Cambierà tutto! 

Con me porterò molti ricordi di questa scuola. Prima di tutto i ricordi del tempo passato con i miei amici. Forse la maggior parte non li potrò avere nella nuova classe con me. Con me, se fosse possibile, porterei nella nuova scuola tutti i miei compagni di classe... ma tutto ciò non è possibile. Peccato! Mi mancheranno molto le gite fatte insieme, tutte le esperienze divertenti fatte insieme.

Penso anche ai ricordi delle mie insegnanti.

Mi mancheranno il loro saper insegnare, la loro simpatia e la gioia che ci fanno provare ogni giorno.

Mi mancherà molto la mia aula, dove ho imparata molte cose nuove, dove abbiamo fatto molti lavoretti che mi hanno fatta crescere.

Per me lasciare la scuola primaria significa "perdere" una parte del mio passato e “ archiviare” le mie esperienze magnifiche, ma da un lato vuol dire che sto crescendo .

Io della scuola media temo i compiti. Mi dicono che saranno molti. Temo i nuovi professori. Saranno severi...ma di sicuro saranno anche molto bravi. 

Della scuola media mi incuriosiscono l'ambiente scolastico e soprattutto le nuove materie, come francese!

Riuscirò a combattere le mie paure!

Vanessa Vamanu







Questo è il mio ultimo anno alla scuola primaria e ho molta voglia

di iniziare la scuola media o meglio la scuola secondaria di 1° grado, perché incontrerò amici, professori e materie nuove.

Di questi cinque anni passati insieme porterò il ricordo della ricreazione con i miei amici, le nostre corse in cortile, i nostri giochi come “lupo ghiaccio”.

Ricorderò le cose che ho imparato con le mie maestre: Eliana, Anastasia, Noemi, Sara.

Nella mia memoria rimarrà sempre anche il brutto periodo della pandemia che mi ha costretto a stare chiuso in casa e a seguire la didattica a distanza, lontano dai miei amici e dai miei affetti.

Questo periodo d’isolamento è durato tanto perché la Lombardia è stata spesso zona rossa con la chiusura quindi delle scuole e di alcune attività.

Per fortuna siamo tornati in classe, felici di stare di nuovo insieme!

Lasciare la scuola primaria per me, significa crescere, maturare sempre di più, essere consapevole, fiero e sicuro di me stesso per poi spiccare il volo e diventare un adulto responsabile in futuro.

Significa imparare cose nuove e molto, molto difficili.

E’ come fare un balzo avanti, nel senso di alzarsi di livello, di esperienza.

Bisogna credere in sè stessi per andare avanti nel cammino, come un cavallo che passeggia nei campi ed avanza senza timore.

Questo passaggio di scuola mi fa anche un po' paura per tanti motivi.

Non so come saranno i professori…se miti o severi…se ci daranno tanti compiti…se io andrò bene per quello che sono.

Ho il timore di non trovare nella mia classe i compagni con cui ho vissuto questi anni e soprattutto di non trovare i miei amici più cari.

Inoltre temo di incontrare, in classe o nella scuola, bulli dispettosi che mi facciano degli scherzi, che mi possano far star male.

Io sono un ragazzino curioso e mi piace fare esperimenti, quindi ho voglia di conoscere la scuola con i suoi laboratori di scienze, arte e musica.

Mi incuriosiscono e mi spaventano un po' le materie nuove e strane che potranno esserci…come ad esempio francese!

Dovrò imparare a chiamare gli insegnanti nuovi professori e non più maestre!

Dovrò imparare a conoscere i miei nuovi compagni di classe, non so da dove arriveranno, cosa faranno e se andremo d’accordo.

Spero che nell’ora di educazione fisica si faccia spesso basket, il mio sport preferito!

Vorrei portare con me tutti i miei compagni di classe, soprattutto i miei migliori amici ed anche le mie maestre perché dopo cinque anni insieme mi conoscono e sanno l’impegno che ho messo per diventare il ragazzo che sono. 

Sono felice di iniziare le medie, ma mi mancherà tutto delle scuole elementari.

Brando Pescatori


 

Questo grande salto dalla scuola elementare alla scuola media per me è un pò strano. Questi cinque anni sono trascorsi velocemente.

A me sembra che siano passati pochi mesi invece non è vero. Penso che non sia giusto andare alla scuola media adesso perche siamo stati in didattica a distanza un anno e mezzo, troppo tempo. Avremo perso senza dubbio tante esperienze. Sono un brutto ricordo le videolezioni.

I ricordi che porterò con me alla scuola media sono le cose che ho imparato fin dalla prima, i miei compani di classe, le avventure che abbiamo vissuto insieme, le gite a Bolzano, a Torino, alle Bine, a Molina. Ma le più strane sono state due gite a Urbino e a Firenze. Sapete perchè? Perchè erano online cioé gite virtuali. Porterò nel cuore i miei migliori amici: Antonio, Brad, Ismaele. Non dimenticherò i giochi che abbiamo fatto sempre insieme durante la ricreazione, i guai che ho combinato con loro.

Le mie insegnanti sono state “super”. Ci hanno aiutato a crescere, ci hanno fatto imparare cose nuove.

Per me lasciare la scuola primaria significa crescere, maturare, diventare una persona responsabile, imparare a gestire i miei problemi, capire cose nuove e affrontare cose difficili, avere compagni nuovi. 

Io temo di incontrare difficoltà nell'eseguire i compiti che ci daranno. Quanto saranno lunghi? 

Temo di conoscere dei professori che si arrabbiano tanto, temo di conoscere dei bulli e infine i compiti in classe con le loro difficoltà.

Mi incuriosiscono conoscere nuovi professori, vedere le nuove classi e le attività sportive, le nuove materie.

Devo pensare che sto crescendo e le cose cambiano.

Rayan Chtaiba







Ancora pochi mesi e finirà la scuola primaria.

Sono stati cinque anni davvero belli.

 Ho imparato tantissime cose. Da settembre le cose cambieranno.

Sono molto felice di questo grande salto, perché significa che sto diventando grande. Delle scuole elementari porterò con me tanti ricordi, come le gite che abbiamo fatto alle Bine e a Bolzano.

Ma c’è stato un viaggio particolare che non dimenticherò facilmente, quello a Urbino.

E’ stata una gita online, è stata una delle esperienze più belle e interessanti.

È bello pensare a tutti questi ricordi felici.  Sono sicuro che alle scuole medie ci proporranno tante cose belle da fare.

Della scuola nuova non temo niente e non mi fa paura nulla. 

Recentemente i ragazzi che frequentano la classe prima della scuola media ci hanno parlato e ci hanno presentato tanti aspetti della loro scuola.

Abbiamo fatto loro tante domande, così saremo più preparati a settembre.

Ci hanno descritto le loro aule particolari, come quella di informatica, di musica e scienze. Non vedo l’ora di fare delle attività in quegli spazi.

Nell’ aula di scienze i ragazzi della scuola media hanno presentato alcuni esperimenti molto interessanti. 

Hanno preso una candela, l’hanno accesa e poi l’hanno coperta con un bicchiere di vetro.

Dopo alcuni secondi la fiamma si è spenta perché non c’ era più l’ossigeno che alimentava la fiamma.

Sono contento perché, quando andrò alle medie, farò tanti esperimenti come questo.

Vorrei tanto nella nuova scuola avere vicino Brad e Rayan, i miei migliori amici.

Sarà bellissimo condividere questa nuova esperienza con loro.

Posso dire che non vedo l’ora di iniziare le scuole medie.

 

Antonio Caporale







Io non vedo l’ora di andare alla scuola media perché è un posto totalmente diverso dalle elementari. 

Ci saranno nuove aule, nuove lingue, nuovi professori. 

Però ripensandoci il 50% è uguale alle elementari e l’altro 50% è diverso. Ci saranno materie uguali, ma anche discipline nuove. 

Sono felice di iniziare una nuova scuola, ma ho anche paura di incontrare dei bulli. La mamma  dice sempre che non mi devo preoccupare molto. 

I ricordi che mi staranno più a cuore sono le mie maestre, soprattutto la maestra Eliana e la maestra Anastasia, le mie preferite. Loro hanno un metodo per insegnare fantastico. E’ bello quando organizzano i giochi, i lavori a coppie o a gruppi per farci imparare con divertimento! La maestra Eliana è quella che propone attività diverse che però ci permettono di imparare facilmente. Mi sono divertita nelle attività della “classe capovolta”. Tutti noi eravamo dei maestri molto competenti.  Da grande, se farò la maestra, userò gli stessi metodi. 

Mi mancheranno le gite, le uscite fatte nella scuola elementare. Alle Bine  Ciccio ci ha fatto conoscere la strega e i suoi animaletti. Quante volte siamo andati alla  Domus e abbiamo rallegrato i nonni. A Bolzano siamo andati a vedere l’uomo di Otzi, a Torino abbiamo visitato il museo egizio. Urbino, una città delle Marche bellissima, l’abbiamo visitata virtualmente. E’ stata una esperienza troppo interessante.

 Per me andare alle scuole medie e lasciare le scuole elementari significa crescere, come mentalità e persona e fare un grande passo avanti.  I ragazzi che frequentano la scuola media dicono che ci daranno tanti compiti. Questo un poco mi spaventa!

 Le verifiche quanto saranno lunghe? Chissà se i professori saranno severi!   Penso che ci saranno però anche delle cose belle: i miei nuovi compagni, gli argomenti diversi da conoscere come la storia dell’Inghilterra e dell’ Europa, gli esperimenti, il  francese nuova lingua.  Spesso mi chiedo:- Con chi sarò in classe? Che insegnanti avrò? Io spero tanto di non dividermi dalle mie migliore amiche. Nella nuova scuola voglio portare i miei ricordi e una cosa importantissima, la voglia di studiare. Altra cosa che spero di trovare: ancora la vera amicizia di nuovi compagni. 

Greta Boschi




Il mio ultimo anno di scuola primaria vorrei non finisse mai. Vorrei sentirmi il grande della scuola per sempre. Il cambiamento ambientale vorrei non ci fosse, piuttosto passerei tutta la vita nella scuola primaria Don Primo Mazzolari in via Valcarenghi. Ci saranno particolari che faranno parte del cambiamento come l’ aumento dei libri da consultare, dei quaderni. Per affrontare il cambiamento dovremo essere pronti. Cosa ci aspetterà alle scuole medie???? A causa del covid-19 abbiamo perso tanti giorni di scuola e questo mi spaventa perché non mi sento pronto al grande salto. Adesso abbiamo ricominciato a vederci e a imparare cose nuove che potranno servirci nella scuola successiva. Il ricordo più importante che porterò con me saranno le insegnanti che ho perché mi aiutano ogni giorno a migliorare nei miei difetti. Tutte hanno un particolare, una caratteristica che mi spinge a fare meglio. Per me, loro capiscono bene quanto ti dedichi al lavoro. Per loro non è importante come lo fai, ma quanto ti impegni. Quando, infatti, metti impegno in quello che fai ottieni ottimi risultati. Il passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie sarà una dimostrazione di quanto ho fatto in 5 anni. Ovviamente alla scuola secondaria bisognerà impegnarsi di più e studiare di più. Guardando i miei cugini, Giorgia e Daniele vedo tante differenze fra noi scolasticamente parlando. Si percepisce subito che quando stai passando dalle elementari alle medie stai crescend. A quell’età si cambia. Io, però, non voglio cambiare perché sto bene così. Noto anche dai miei cugini che le verifiche saranno molte di più rispetto a quelle che facciamo noi, bisognerà essere sempre al passo nei lavori proposti dai professori. Io temo moltissimo i compiti. Saranno tanti! 

E saranno molti anche i libri???? 

Spero di no perché mi farà anche male la schiena a portarli nello zaino. Molti dicono che il grande salto non è stato scombussolante perché hanno sentito che la scuola non era molto diversa da quella primaria. Spero che abbiano ragione. Non vorrei provare la mia solita ansia.

 Una cosa che davvero mi incuriosisce è conoscere i professori: vorrei tanto avere un rapporto amichevole con loro. Mi piace l’idea di trovare nuovi compagni con cui stringere nuove amicizie. Fortunatamente ho già degli amici di San Martino che verranno alla scuola secondaria di Bozzolo. Con me vorrei portare le mie insegnanti, anche se impossibile, perché sanno incoraggiarmi e aiutarmi sempre. Ovviamente vorrei portare tutti i miei amici lontani e vicini. Anche loro  sono importanti nella mia vita. Sono molto eccitato per questo “trasloco scolastico”. Spero di farcela e di continuare a sorprendere e a sorprendermi. 

                                           Giacomo Tarana




Un giorno, in classe ho pensato:<<Ma quanto sarà difficile la scuola media?>>.

Ci saranno tanti argomenti nuovi da imparare. Però le mie insegnanti mi hanno  insegnato molte cose, spero di essere pronto per questa sfida.

Per me andare alla scuola media significa crescere ed affrontare ostacoli più difficili che devo superare. Ho paura di essere bocciato nella nuova scuola perchè non sono stato bravo.

Temo molto i compiti che dovrò fare. Saranno impegnativi! Ci saranno verifiche più frequenti e difficili interrogazioni.

C’è qualcosa che mi incuriosisce: conoscere professori nuovi, conoscere come è la scuola media.

I professori saranno severi, gentili? L’ambiente scolastico come sarà? Il cortile, l’interno delle aule?

Conoscerò nuovi amici, perchè senz’altro non sarò con gli stessi amici delle elementari.

Io desidero essere in classe con questi miei amici:

Matteo, Niccolò e Giacomo perchè mi fanno molto ridere e sono molto simpatici, Ismaele e Tommaso perché sono i miei migliori amici e anche perché giochiamo insieme a Mattia e Nicolas a calcio nel doposcuola, infine Brando perchè mi fa molto ridere con le sue barzellette.

Ma non dipende da me se voglio stare con questi miei amici, ma dai professori.

Mi sono affezionato molto ai miei amici perchè ho passato 4 anni insieme a loro. In realtà dovrebbero essere cinque. Io sono arrivato in quarta elementare direttamente dal Perù.

 

Alessio Ramirez

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