IL NOSTRO MONDO
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La prima riflessione che vorrei fare è sulla foca, un animale in via di estinzione; molte di esse vengono ferite con dei rifiuti che ormai popolano i mari per esempio con le reti da pesca, questi bellissimi e carinissimi animali per sbaglio si impigliano in queste maledetti reti, se non trovate e soccorse il più presto possibile le foche possono morire soffocate.
Un centro in cui questi poveri animali vengono curati è il Centrum Zeehonden in Olanda situato vicino alle coste del mare del Nord; in questo ospedale non vengono solo curate le foche ma vengono anche fatti crescere i cuccioli che si smarriscono a causa delle burrasche o delle navi. Le foche ferite rimangono nell'ospedale il tempo per la guarigione e poi vengono di nuovo rilasciate nel mare.
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Ora invece vi racconto una storia molto triste il cui protagonista è un orso bruno di 4 anni chiamato Papillon che è stato rinchiuso in un centro di recupero per animali in Trentino Alto Adige, questo perché l'orso aveva rotto alcune finestre di baite per cercare del cibo. A me sembra una cosa veramente brutta e contro la natura “carcerare” degli animali solo perché per la fame si avvicinano alle case.
Questo orso, come tanti altri, riamane tutto il giorno in gabbie piccolissime fatte di cemento, possono uscire da quella prigione solo nel pomeriggio in un giardino di 0,7 ettari (più o meno la grandezza di un campo da calcio) e visto che Papillon deve condividere questo spazio con un'altra orsa reclusa lui deve stare in uno spazio di circa metà campo da calcio. Spero che le persone riflettano prima di rovinare la vita degli animali !
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Un altro argomento di cui voglio parlare è il maltrattamento degli animali come gli orsi che devono esibirsi davanti a tantissime persone. Io non oso neanche immaginare quanta paura possano avere questi orsi per i rumori e per la paura di essere picchiati, perché naturalmente questi animali per imparare a fare le acrobazie e le esibizioni vengono maltrattati.
So anche che in Cina ci sono alcuni orsi che devono rimanere sdraiati sulla schiena e intanto con le zampe posteriori devono fare girare dei bastoni con ai margini delle fiamme.
Sempre per questo argomento c'è una scimmia bertuccia di nome Calogero che è stato venduta illegalmente e per molti anni ha dovuto indossare un pannolino ed è stato trattato come un bambino piccolo, è rimasto solo per molto tempo e per questo non riesce bene a socializzare. Per fortuna, all'età di sei anni, è stato portato nel centro di recupero di Semproniano in provincia di Grosseto, ora vive insieme a molte altre scimmie come Rocket, Pepa, Lucy e Buddy che hanno vissuto altra tragedie peggiori di quella di Calogero. Nel centro di recupero le altre scimmie stanno cercando di abituarsi alla loro vera casa naturale, stanno imparando a procurarsi il cibo da soli e a vivere insieme.
Spero che le persone col passare del tempo vogliano proteggere questi poveri animali di cui alcuni anche in via d'estinzione e che quindi potrebbero scomparire anche a causa dei continui maltrattamenti.
Un'altra cosa che magari non sapete è che c'è anche un ospedale a Tolga, in Norvegia, per i pipistrelli perché molti di loro muoiono a causa della zecca australiana della paralisi che faceva paralizzare questi poveri animale che poi morivano. Il centro però non si occupa solo di pipistrelli infetti da questa malattia ma anche di questi animali orfani che, come per le foche, possono morire senza la protezione dei genitori.
Dei volontari vanno in questo centro di recupero e danno da mangiare ai pipistrelli, essi dopo essere guariti dalla malattia o dopo aver imparato a vivere da soli vengono liberati ma per ancora 2 settimane c'è una gabbia con dentro il cibo a loro disposizione nel caso in cui questi animali abbiano bisogno di protezione e nutrimento.
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Ora vi propongo una storia di un vero amore fra un animale che sembra tanto feroce ed aggressivo ma che alcune volte sa essere molto affettuoso.
Un uomo di nome Adolfo, che vive in Messico, ha aiutato ad addestrare una leonessa da quando era una cucciola. Purtroppo, l’uomo ha dovuto lasciare il suo lavoro come addestratore di leoni e trasferirsi in un’altra città. Lui ha lasciato Kiara in un centro specializzato per animali. Dopo 7 anni, nel 2020 è avvenuto un fatto sorprendente: Adolfo è riuscito ad incontrare di nuovo la leonessa Kiara, la felina ha reagito in un modo molto amorevole e insolito: ha abbracciato con gioia il padrone. Questo fa capire come anche uno dei predatori più selvaggi della natura si ricordi dei bei momenti passati insieme al suo padrone.
Ora Adolfo cerca di farle visita sempre di più, infatti anche per lui, quell'abbraccio, è stato una grande emozione.
Altro argomento molto importante che voglio citare sono gli animali in via d'estinzione alcuni di questi sono:
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ADDAX è comunemente chiamato l'antilope con le corna a vite esso infatti è riconoscibile per le sue grandi corna a spirale. E' in via d'estinzione sia perché il suo habitat naturale è devastato a causa degli insediamenti petroliferi, sia per la caccia infatti questo povero animale è ricercato dai bracconieri.
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Il COLOMBO DI PENNANT è una scimmia con il pelo sulla testa di una colorazione di rosso acceso che lo rende il colombo rosso di Pennant. E' in via d'estinzione a causa della distruzione del suo habitat e anche per la caccia, la carne di questo animale è molto ricercata dai bracconieri infatti esso non è bravo a difendersi e per questo è molto semplice catturarlo, stessa cosa è per gli scimpanzé che si nutrono di questo animale. Quindi se il Colombo di Pennant dovesse estinguersi sarebbe un problema anche per gli animali che di cibano di lui.
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La BALENA FRANCA NORDATLANTICA è un grande cetaceo è in via d'estinzione a causa della caccia, ora per fortuna si trova in zone protette, potrebbe estinguersi anche perché molte volte muore in incidenti marini, i principali pericoli sono gli scontri con le grandi navi e le erti da pesca.
Naturalmente oltre a questi animali di cui vi ho parlato ce ne sono tanti altri che potrebbero non esistere più.
E poi un altro problema molto importante che dobbiamo risolvere è il riscaldamento globale.
Il riscaldamento globale è un problema di tutti, lo sapete che noi abbiamo solo questo mondo ?! Non possiamo permetterci di rovinarlo non ce n'è uno di ricambio !!
Dobbiamo curarlo, non ci possiamo aspettare che il mondo cambi da solo dobbiamo essere noi a volerlo cambiare !
Mi vengono i brividi a pensare che forse fra tanto tempo, o forse non così tanto, l'inquinamento governerà tutte le nostre città e che vivremo male se non iniziamo subito a fare qualcosa.
Quindi un consiglio che voglio dare alle persone che vogliono cambiare il mondo come me è di spostarsi il più delle volte a piedi o in bici e non usare la macchina che inquina, andare a piedi o in bici fa bene alla salute e magari andando a piedi nei campi, per esempio, si può ammirare la natura che ci circonda che a tutti è mancata nei giorni del lockdown e della chiusura.
Un altro consiglio è fare la raccolta differenziata seguendo le indicazioni del comune.
Non prendete le bottigliette di plastica al supermercato, si può mettere un filtro nel proprio lavandino e l'acqua che berrete da lì sarà la stessa che andate a prendere al supermercato.
Naturalmente non buttate le cartacce per terra ma mettetele nel cestino, se vedete qualche sporcizia per terra rimediate: prendete un paio di guanti, la raccogliete e la buttate in un cestino.
Quando diventerò grande non voglio vivere in un mondo pieno di immondizia!! Voglio un futuro bello e pulito, voglio fare delle passeggiate nei boschi (quelli con gli alberi) !
Sono sicura che se tutti iniziamo a fare la nostra parte tutti vivremo meglio. E non bisogna dire tutto andrà meglio e tutte quelle scemenze varie bisogna tirarsi su le maniche e lavorare per riconquistare quel mondo che abbiamo perso a causa nostra !
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Emma Fanett