top of page

VECCHIE (E FALSE) COME IL MONDO

​

​

Le notizie false sembrano qualcosa di recente, ma siete pronti a scoprire che in realtà non è vero? La prima fake news è stata scoperta nel 1814 e parlava della morte di Napoleone, essa creò molti problemi agli storici, proprio perché non riuscivano a ricostruire tutti gli eventi. Nonostante siano passati più di 200 anni, ancora oggi sono presenti. La persona che organizza e pensa a questa notizia ha uno scopo principalmente economico. Il lettore se viene colpito da essa, a sua volta, condivide, mette like e commenta e da questo l’autore ottiene dei guadagni. Per evitare di cadere negli inganni dobbiamo assumere dei comportamenti ben precisi davanti alle notizie che leggiamo, possono sembrare comportamenti che richiedono tempo, ma se vogliamo essere certi della notizia, è fondamentale seguire questi passaggi:

​

   1. LEGGO: ho trovato la notizia anche su altri canali? Ho letto qualche approfondimento su quotidiani o altre testate? Ho la certezza che la notizia non sia stata manipolata o ritoccata? Ho analizzato bene i dettagli della notizia? In che anno è stata scritta la notizia? La notizia è stata scritta in modo grammaticalmente corretto?

 

   2. VALUTO: qual è esattamente l’informazione che viene veicolata dalla notizia? Perché dovrei condividerla? La trovo divertente e utile oppure poco informativa e irrilevante? Chi è l’autore dell’articolo? È competente in materia? Ha già scritto altri articoli su questo argomento? È affidabile?

 

   3. COMPRENDO: se ho trovato la notizia solo sui social, se non ho trovato nemmeno un approfondimento sui quotidiani, se non ho la certezza che la notizia non sia stata modificata o manipolata o se non riesco a decifrare quale sia esattamente l’informazione veicolata dalla notizia, non condivido.

Ci sono state delle notizie che per tanti anni si pensava fossero vere, che poi con il tempo si sono rivelate false, le più famose sono le seguenti:

​

  • Dio aborigeno Jar'Edo Wens, questa bufala ha resistito per ben 9 anni e 9 mesi fino al 3 marzo 2015, giorno in cui è stata cancellata. La notizia parlava della scoperta di una divinità aborigena chiamata Jar’Edo Wens, che però non è mai esistita

​

  • Gaius Flavius Antoninus, la notizia raccontava di un generale romano che collaborò all’assassinio di Gaio Giulio Cesare, la voce relativa a questo personaggio ha resistito per ben 8 anni prima di essere scoperta e cancellata.

​

  • Il Trembulo, presunto strumento musicale inventato intorno al 1600, ma che in realtà non è mai esistito. Questa voce poteva essere scambiata per una notizia vera perché riportava anche il modo in cui si doveva accordare questo strumento.

​

  •  Il filosofo Anaxiphales of Paestum, presunto filosofo vissuto tra il 545 ed il 470 a.C. il suo pensiero era quello che il tempo ed il movimento fossero collegati tra di loro.

 

 

Quando leggiamo una notizia, può darsi che non ci convinca appieno quello che essa racconta, se abbiamo dubbi possiamo consultare alcuni siti che ci aiutano a capire se l’articolo è attendibile e sicuro:

Inoltre, è anche possibile mandare una e-mail a:

​

La probabilità che le fake news circolino velocemente in tutto il web è molto elevata perché abbiamo a disposizione tantissimi strumenti tecnologici e modalità per accedere al web e in particolare al mondo social. Tutte le app che noi abbiamo oggi sul nostro telefono hanno un’origine, alcune sono state inventate recentemente ed altre anche 10 anni fa, ecco una linea del tempo che racchiude in ordine cronologico la nascita delle app più gettonate:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

​

​

 

 

 

 

 

 

Quindi…

“non credete sempre a tutto quello che vi dicono. Ricordate, c’è chi dice solo quello che conviene”

 Alissa Fazzi

Eliza Indries

Diego Caporale

Denisa Sarbu

linea del tempo foto.jpeg
bottom of page