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PAROLE DAL SILENZIO DELLA NOTTE

 

 

 

Caro e dolce Yarden,

da quando sei stato deportato non faccio altro che pensare a te. È già da tanto tempo che non ci vediamo ormai, mi manchi molto e spero con tutto il mio cuore che tu stia bene.

Mi ricordo ancora quando giocavamo con gli hula hop, tu sceglievi sempre quello verde, non a caso il tuo colore preferito! Mi piacerebbe potessimo divertirci di nuovo insieme così, non dovevi essere deportato, nessuno dovrebbe essere privato della propria libertà. Spero che tu e la tua famiglia stiate bene. Appena puoi, mi faresti avere vostre notizie?

Mi auguro che le giornate nel campo di concentramento non siano troppo dure. Io ti penso continuamente, non vedo l’ora di rivederti! In questi giorni ho cominciato a rileggere i libri a fumetti che mi avevi regalato, mi piacciono sempre molto. Ne è uscito uno nuovo della stessa serie, l’ho comprato apposta per te, sono sicuro ti piacerà tantissimo. Te lo darò appena tornerai.

Sarei felicissimo di ricevere una tua risposta.

Ti aspetto a braccia aperte.

Con affetto,

il tuo amico Lorenzo


 

Caro Emanuel,

è fantastico che tu sia sopravvissuto a quel terribile posto, un campo di concentramento. Ti scrivo perché vorrei sapere come hai fatto a rimanere vivo. Ti prometto che quello che è successo a te e ad altre milioni di persone, non si ripeterà.  Mi hanno parlato molto dei campi di concentramento e dell’olocausto, per questo te lo chiedo. Mi dicono sempre che sono posti in cui è difficile rimanere vivi, mentre tu ce l’hai fatta. Sono molto orgogliosa di te! Mi farebbe piacere che mi rispondessi, ma anche se non sarà così, mi accontenterò. So già che il luogo in cui sei andato è veramente terrificante, per questo non ti chiedo come stavi là. Vorrei sapere, però, il nome del campo di concentramento in cui sei stato. Oltre alla tua famiglia, c’era qualcun’ altro di gentile? Hai fatto amicizia in quel posto? Non lo so, ma ti avrebbe aiutato. Spero almeno che tu sia stato in un campo di concentramento dove non facevano lavorare i bambini… Mi dispiace per quello che hai passato. Vorrei una tua risposta. Ciao.

Alice Pelizzoni

Classe quarta B  Bozzolo

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